Spread betting: cos’è e come funziona, differenze con il trading 

Spread betting

A molte persone piace scommettere. Una debolezza ormai nota su cui da anni fanno affidamento i siti di betting online. C’è però un’altra passione di vecchia data, che unifica un gran numero di esse, quella per la Borsa. E proprio unendo queste due attitudini, si sta affermando lo spread betting. Andiamo a vedere di cosa si tratti più da vicino.

Cos’è lo spread betting?

Per spread betting si intende quella particolare modalità di trading che comporta la scommessa su un determinato asset, ovvero sulla sua crescita o caduta in un determinato lasso di tempo. Un modo di investire che ricorda abbastanza da vicino il trading con i CFD (Contract for Difference). Anche in questo caso, infatti, il bene su cui si opera la previsione non viene direttamente posseduto dallo scommettitore.
La sua nascita risale ormai al 1940, a Chicago. Attualmente, però, negli Stati Uniti questa attività è considerata illegale, venendo quindi praticata soprattutto in Gran Bretagna. Una fortuna che deriva essenzialmente dal fatto che in quel Paese (e in altri disseminati lungo il vecchio continente) questo genere di attività è esente da tassazione.

Quali sono le differenze coi CFD del trading online?

Come abbiamo già ricordato, le modalità che distinguono lo spread betting ricordano molto da vicino quelle tipiche dei CFD. Ovvero dei derivati che vanno a riflettere la quotazione di un asset sottostante, sulla quale i traders possono aprire posizioni fondate sulla previsione della sua quotazione. Il bene, anche in quel caso non viene posseduto direttamente e costituisce in pratica un indice di cui si cercherà di indovinare il trend. Inoltre è possibile utilizzare la leva finanziaria, in modo da amplificare l’eventuale guadagno (con conseguenze analoghe sulla possibile perdita).
Ci sono però alcune differenze di non poco conto tra spread betting e CFD. La prima delle quali è effettivamente notevole: nella scommessa sullo spread esiste un limite temporale che invece non sussiste nel caso dei Contract for Difference. Una differenza tale da rendere estremamente pericoloso lo spread betting, in quanto è molto più complicato riuscire ad intuire l’esatto momento in cui un trend si forma o va in esaurimento.

L’importanza dello stop loss

Ad attenuare i pericoli dello spread betting è anche in questo caso la possibile utilizzazione dello Stop Loss. Ovvero lo strumento tecnico che va ad indicare il limite di perdita toccato il quale l’operazione deve essere chiusa in automatico.
Uno strumento il quale, però, deve essere utilizzato al meglio. Se lo si pone troppo vicino diventa una sorta di boomerang, non tenendo conto di una eventuale ripresa del trend, mentre se lo si piazza troppo lontano perde la sua effettiva funzione protettiva. Proprio per questo motivo gli esperti consigliano di fare pratica con il conto demo, prima di iniziare a piazzare le proprie scommesse. Un consiglio da seguire assolutamente.

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