Tanti parlano di Bitcoin spinti dalla curiosità e dalle notizie riguardanti la sua clamorosa crescita nel corso degli anni. Un trend in grande ascesa al punto che, da tempo, si valuta l’adozione di massa del Bitcoin stesso, quindi il suo utilizzo nella vita di tutti i giorni.
Il che sarebbe una rivoluzione enorme che non può che passare dalla possibilità di poterlo utilizzare a 360 gradi: non più soltanto per lucrare sulle sue variazioni di prezzo, ma anche per i pagamenti nelle rivendite, fisiche o online. Ed ecco allora che tra gli utilizzatori di Bitcoin del nostro paese cresce la domanda: dove e come è possibile pagare, in Italia, con Bitcoin? Ci sono attività che li accettano come forma di pagamento? Andiamo ad approfondire la questione.
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Il Bitcoin è accettato come pagamento in Italia?
In Italia sono molte le attività che rendono possibile pagare beni e servizi sotto forma di Bitcoin. A rivelarlo è Coinmap, il sito che va ad ospitare la mappa in cui sono presenti tutti i luoghi nel globo in cui è possibile effettuare i pagamenti sotto forma di criptovaluta. Basta collegarsi al sito per notare come siano molte le attività di questo genere disseminate lungo i confini nazionali.
Nel novero è possibile reperire bar, ristoranti, hotel e B&B, negozi di abbigliamento, gioiellerie, atelier, copisterie, grandi magazzini e tabaccherie tra gli altri. La concentrazione di punti vendita dove si accettano BTC è particolarmente elevata, come era del resto prevedibile, nelle grandi aree urbane, a partire naturalmente da Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Palermo. Firenze e Bologna. Cui vanno ad aggiungersi Pordenone, Trento, Bari, Crotone, Catania e Reggio Calabria. Un lotto il quale dovrebbe sensibilmente aumentare nell’immediato futuro.
Come procedere al pagamento tramite Bitcoin?
Naturalmente, per poter effettuare e ricevere i pagamenti in Bitcoin, occorre avere a disposizione un portafogli elettronico, il wallet, e scambiare l’indirizzo con la rivendita. Un processo simile a quello che giornalmente facciamo con la posta elettronica e che avviene solitamente a stretto giro. Chi paga deve soltanto inviare la cifra necessaria per l’acquisto alla rivendita, per concludere l’operazione.
Esistono tuttavia anche modi alternativi per portarla comunque a termine. In particolare, si può:
- utilizzare un’applicazione per cellulare, come BitPay, la quale consente al negozio di generare un QRCode da far scansionare ai clienti, di modo che lo smartphone dell’utente invierà poi la cifra in BTC concordata;
- usare una carta di debito, ad esempio Revolut, che permette di inviare la cifra stabilita con il proprio saldo Bitcoin che sarà convertito in valuta fisica al momento del pagamento.
Pagare direttamente o convertire i Bitcoin
Se attualmente il numero di rivendite e attività che accettano criptovalute è ancora modesto, anche se in aumento, si prevede che nei prossimi mesi il dato aumenterà in maniera esponenziale. Anche e soprattutto in quanto chi non lo farà potrebbe ritrovarsi svantaggiato rispetto alla concorrenza. In alternativa è sempre possibile procedere convertendo Bitcoin in valuta corrente: anche qui è possibile farlo rivolgendosi a determinate attività e punti fisici sul territorio, come avevamo spiegato nella nostra guida come convertire Bitcoin in euro.