Unica società calcistica italiana ad essere quotata in Borsa Italiana insieme a Juventus e Lazio, proprio come avviene per le sue “colleghe”, anche il destino della Roma sulla piazza azionaria tricolore sembra essere legato a doppio filo con l’andamento delle sue prestazioni sportive.
Era il 23 maggio del 2000 quando, guidata dall’allora presidente Franco Sensi, la Roma fece il suo ingresso nella Borsa italiana con il collocamento di circa 13 milioni di azioni, ovvero il 29% del capitale del club, per una cifra di 5,5 euro ad azione.
Ma oggi, a distanza di 17 anni da quell’evento, come sta andando il titolo della Roma? Come è andato in tutti questi anni, dal momento del suo sbarco in Borsa? E che cosa ci si può attendere in futuro? Facciamo un punto generale sulla situazione del valore della As Roma in Borsa.
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L’approdo in Borsa della As Roma
La storia borsistica della Roma comincia a maggio del 2000, quando le azioni della società sportiva vengono messe in vendita nella misura del 28,75% dell’intero capitale sociale. Da quel momento in poi, le quotazioni del titolo azionario hanno subito un andamento piuttosto volatile, tanto che negli ultimi 10 anni il prezzo della partecipazione al capitale sociale è oscillato tra un minimo di 0,18449 euro e un massimo di 1,17837 euro.
Tale volatilità si è evidentemente ristretta nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, nell’ambito degli ultimi 18 mesi, quando il prezzo dell’azione As Roma è rimasto intorno a 0,45 euro, con oscillazioni piuttosto contenute.
Prezzo azioni Roma
Nel corso del solo ultimo anno le azioni Roma hanno guadagnato il 12,1%, mentre le performance a 1 mese, 3 mesi e 6 mesi sono rispettivamente pari a +2,7%, +4,9% e + 8,4%. Ma per quale motivo le azioni della società sono cresciute in maniera così dinamica, anche a fronte di un andamento non vincente in campionato e nelle coppe europee?
In linea di massima, appare interessante notare come con il passare degli anni la relazione sussistente tra le prestazioni sportive e quelle borsistiche si sia fatta gradualmente meno intensa, e come a costituire la principale determinante del successo di una società sportiva sulle piazze azionarie sia soprattutto la sua capacità di creare il giusto mix tra risultati sportivi e generazione di un bilancio d’esercizio sano e performante.
As Roma: tra Borsa e risultati sportivi
Naturalmente, quanto sopra non deve far passare in secondo piano il fatto che i risultati sportivi di una società siano ancora oggi il principale core business di un’azienda calcistica, bensì solamente ponderare tale elemento (valutabile bonariamente soprattutto in un ottica di medio lungo periodo) con il fatto che sul breve termine a influenzare le prestazioni del titolo potrebbero essere anche altri elementi, come ad esempio i contratti commerciali (sponsor, diritti TV, ecc.) e, di conseguenza, i loro riflessi sulle trimestrali e sul bilancio d’esercizio.
Il bilancio della As Roma
Sotto tale profilo di analisi, è dunque ben spiegabile il motivo per cui nel corso dell’ultima stagione la società Roma sia riuscita a mantenere le proprie posizioni in Borsa italiana, cogliendo altresì l’occasione di regalare qualche gioia ai suoi azionisti.
L’ultimo bilancio (2015/2016) della As Roma mostra una marginalità in forte crescita, con EBITDA che passa da 11,6 mln euro a 66,2 mln euro, e EBIT in inversione di tendenza (da negativo per -29,4 mln euro a positivo per 11,5 mln euro).
Il risultato netto rimane comunque negativo, ma in attenuazione dai -41,0 mln euro dell’anno precedente, a -14,1 mln euro dell’ultimo esercizio. Il flusso di cassa migliora a 33,4 mln euro (era negativo per -3,6 mln euro nell’esercizio prima), mentre il fatturato compie un buon balzo da 180,6 mln euro a 219,4 mln euro.
Il futuro della Roma sul campo e in Borsa
La Roma si è aggiudicata la partecipazione alla prossima edizione di Champions League e sta costruendo la prossima stagione con l’obiettivo di arrivare fino in fondo in tutte le competizioni in cui è impegnata.
Contemporaneamente a tali sforzi sportivi, la società sta proseguendo nel suo impegno di rafforzamento finanziario, economico e patrimoniale. Ultimo tassello di tale impegno è il recente perfezionamento dell’accordo modificativo relativo all’operazione di finanziamento con Goldman Sachs per complessivi 175 milioni euro, ora esteso fino al 2022 sino 230 milioni di euro, a parità di altre condizioni.
La società ha reso noto che le somme così ricevute verranno utilizzate per esigenze connesse alla propria gestione operativa e per il pagamento dei costi dell’operazione.