Hai deciso di fare un corso di trading. Bravo, ottima scelta. Ora hai davanti a te due domande e ti prego di scegliere la strada più semplice, il viaggio di minor resistenza, per rispondere. Così sarà tutto più facile per te e anche meno dispendioso.
Prima domanda: sai esattamente cosa ti interessa? E se sì, in base a cosa scegli questa soluzione anziché quest’altra? Esempio: mi interessa il trading vero, con stop loss e take profit, bene, è un criterio di scelta che ti fa stare lontano, ad esempio, dalle opzioni binarie e dai molti corsi che quest’area di mercato propone.
A questo punto, sai cosa scegliere. Può bastare? No, devi anche sapere che di corsi in giro ce ne sono tanti e tutti diversi tra loro. Alcuni validi altri meno; alcuni offrono lezioni gratuite, come il corso forex di giocareinborsa.com, altri a pagamento. Come orientarsi? Allora, hai un asso nella manica per poter scegliere: la piattaforma di riferimento.
Scegliere il corso giusto di trading:
Se eviterai cose “strane” che provengono da Cipro, aree euro disastrate e zone non meglio identificate, perché magari puoi sapere dove opera una piattaforma, ma non con chi, allora avrai già fatto un altro buon 30% di scelta vantaggiosa. E, tra il 50% del primo criterio, cioè come vuoi fare trading, stop loss/take profit o binarie, e questa seconda parte, sei ad un rotondo 80%. Non male, vero? Quindi, a questo punto, ti domanderai: e l’altra domanda? A che serve? Io sono già soddisfatto con questo buon 80% di margine di scelta, a questo punto manca soltanto il leggendario “Fattore C” e il gioco è fatto.
Ecco, appunto per questa considerazione che hai appena fatto, ti serve, eccome la seconda domanda, la seguente: qual è il tuo grande “perché”? Ovvero: perché vuoi fare questo corso di trading? Cosa pensi sia il trading? Cosa ti aspetti da esso?
A cosa servono i corsi di trading online?
Perché serve questa domanda, te lo spiego subito. Perché se hai in tasca l’80% del buon margine di scelta, ma non sai che nessun corso ti metterà in pista in una settimana facendoti diventare milionario, semplicemente perché il trading è un mestiere serio, meglio un’attività imprenditoriale, e tu dovrai lavorare adeguatamente per carpirne i segreti e cavar fuori i buoni profitti che certamente questa professione può garantirti, poste tutta una serie di condizioni, allora non hai in tasca nulla, sei il solito smanioso di soldi, che vuole usare il trading per pagare le bollette e fare una vacanza in Grecia, perché oggi costa meno ed è sempre bella, in fondo, ma niente altro che questo.
In questo caso, qualunque sito, coach e trader seri dovrebbero dirti, per il tuo bene, lascia perdere. Perché i corsi di trading servono ad afferrare, in maniera vincente, il corso…dinamico e sempre ambivalente del mercato, non a cavalcare una tigre che, in realtà, ti ha già divorato.
Il mercato, come dicono i trader, agli avidi fa fare la fine dei maiali: li scanna. In inglese si usa un verbo micidiale: to slaughter, macellare. E poi ci ride sopra. Buon corso, allora, con in cassa il tuo più prezioso deposito: il tuo grande “perché”.