Il 2016 è stato un anno dagli andamenti altalenanti per la finanza globale. L’economia europea risente ancora delle ripercussioni della crisi, il cui ciclo si avvicina a diventare decennale (si ricorda che tutto iniziò con il crollo di Lehman Brothers nel settembre del 2008), mentre dagli Stati Uniti si attendono ora i primi effetti delle recenti elezioni presidenziali che hanno portato Donald Trump alla guida della Casa Bianca.
Per quanto riguarda le altre potenze economiche, archiviata ormai la performance del Brasile, sono Cina e Russia a definire l’ago della bilancia produttiva mondiale, con prestazioni anche in questo caso poco stabili. Partendo da questi presupposti geopolitici, sembrerebbe che anche il 2017 sarà caratterizzato da fasi “orso”. Tuttavia, gli sviluppi degli ultimi mesi dell’anno dimostrano invece una grande vivacità dei mercati, con fasi ascendenti che contraddicono alcuni dati dell’economia reale.
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Cosa dovrà fare chi opera nel Trading Online:
Chi opera con il trading online dovrà tenere in considerazione alcuni trend importanti che si sono delineati già sul finire del 2016.
Per quanto riguarda il trading con gli indici, si consiglia di monitorare il recente exploit dell’index Euro Stoxx 50: nel solo mese di dicembre 2016, ha fatto registrare un convincente aumento superiore al 7%, collocandosi su valori vicini a quelli del 2014.
Il sentiment appare rialzista, per cui si consiglia di monitorare questo indice nel corso della prima metà del 2017, impostando delle posizioni lunghe con le piattaforme di trading online che consentono di negoziare con i CFD. Da tenere sott’occhio anche gli indici più importanti, come il Nasdaq ed il Nikkei 225, anch’essi in crescita nell’ultimo periodo.
Titoli e indici di casa nostra:
Si consiglia invece più cautela per il trading con i titoli e gli indici di casa nostra: sebbene il settore finanziario italiano stia attraversando un periodo di rialzo, spinto dalla crescita azionaria europea, il nostro settore bancario è tuttora troppo fragile (vedi caso MPS).
In questo caso, si consiglia quindi di non aprire long positions senza prima aver valutato i singoli contesti, a meno che non si sia sicuri del verificarsi di episodi di “rimbalzo” dopo pesanti fasi ribassiste.
In ogni caso, si raccomanda di riflettere circa la possibilità di investire sui cosiddetti beni rifugio anche nel 2017: se gli effetti della crisi dovessero perdurare, commodities come oro rappresenteranno sempre un porto sicuro verso il quale dirigersi nelle evenienze più tempestose.
Guida agli investimenti nel Forex per il 2017
Chi invece ama cimentarsi con il Forex, dovrà tenere sotto controllo l’andamento del biglietto verde, il dollaro, che va progressivamente deprezzandosi nei confronti dell’euro.
Specularmente alle tendenze degli indici europei (come il già citato Euro Stoxx 50), il dollaro USA ha perso negli ultimi tre mesi del 2016 ben 7% del suo valore contro la moneta unica.
Infine, una dritta per gli amanti delle opzioni binarie: va ricordato che nella prima parte del 2017 non sono previsti cataclismi elettorali come nel 2016 (elezioni americane, Brexit, referendum costituzionale), per cui non si prevedono clamorose oscillazioni nelle quotazioni internazionali o eventi caratterizzati da spiccata volatilità.