Iniziare a fare trading, nel mercato Forex, con le opzioni binarie, significa imbattersi nei “segnali”. Cosa sono i “signals”, i “segnali di Forex”? Sono le turbolenze del mercato che fanno profitto, se ben usate.
Tradotto in termini più semplici: i segnali di Forex sono le “dritte” che gli esperti, gli analisti forniscono ai trader, sempre cum grano salis, ossia non come rivelazioni divine. E tali non sono.
Per capire il valore dei segnali e interpretarli, occorre tenere presenti due criteri e un’avvertenza.
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I segnali Opzioni Binarie possono essere errati:
Il primo criterio è elementare, ma non banale: nessuno ha la palla di vetro, quindi anche l’analista può sbagliare e di lui non potrai e non dovrai mai fidarti ciecamente. Se vuoi una divinazione, vai a Lourdes, i broker frequentano altri uffici, di solito affollati di gente che studia le charts, i grafici, o che pretende di avere dritte speciali, ad ogni occasione.
C’è il Non-Farm Payrolls (NFP) mensile, ossia la registrazione dei dati del mercato del lavoro americano, una punta di diamante del calendario economico dei trader, il primo venerdì del mese?
Bene, questi esperti presumono di sapere se il dollaro andrà giù – dati positivi – o giù – dati negativi -, ma spesso mandano fuori strada, perché tutto dipende da quanto i trader siano convinti di certe dritte o di certe supposizioni sull’andamento del mercato stesso. Perché il mercato è creato dalle convinzioni dei trader che comprano e vendono, non dagli analisti, che arrivano sempre dopo.
Allora, prima lezione: vaglia tutto e discerni usando la tua testa. Impara a fare una buona analisi non solo tecnica, ma anche fondamentale, perché i mercati sono sempre basati sull’andamento dell’economia reale, degli asset primari di un’economia, i fondamentali, appunto.
Non tutti i segnali di Opzioni Binarie sono utili:
Secondo criterio: non tutti i segnali – put/call, vendi/compra – sono interessanti, dipende sempre dai tuoi mercati e dalle valute o, meglio, cross di valute che ritieni adatte alla tua strategia. Sei tu che selezioni i segnali, non i segnali a decidere del tuo lavoro di trader, intraday o non tale.
Anche alcuni segnali di Forex che possono starci, non è detto che debbano essere cacciati da te, come si caccia una preda solo per imbalsamarne la testa: tu devi selezionare gli asset e su quelli fare la tua strada, passo dopo passo. I setup sono tua responsabilità e anzi i segnali ti serviranno a selezionare cosa vuoi fare da cosa non vuoi, almeno in quel preciso frangente, fare.
I segnali di Forex vanno presi a piccole dosi:
Chi si ingozza di segnali senza sapere da che parte andare è il prossimo maiale scannato dal mercato, può già mettersi in coda, la sua sorte è segnata. A forza di giocare segnale dopo segnale, massacrerà il suo account in poco tempo.
Mentre, invece, i segnali aiutano anche a individuare la giornata giusta per fare trading: se non c’è trippa per gatti, stacchiamo e godiamoci la vita, quel giorno, domani sarà un altro giorno, e si potrà ripartire. Succede spesso sui mercati e il vero trader lo sa bene.
Il giusto broker da cui ricevere i segnali:
Avvertenza: i segnali non esistono senza broker, dunque, ancora una volta, individuare bene il broker giusto, per ipotizzare di avere segnali giusti o almeno accettabili, giocabili, altrimenti, soprattutto alle prime armi, è un bagno di sangue.