“Sì, certo, uno cerca sempre di essere prudente, ma poi si domanda: Non sarò troppo prudente? E, a quel punto, osa. Che di per sé non sarebbe neanche male, osare dico, ma senza conoscere bene il mercato e i pericoli reali del forex è un rischio davvero troppo grande e poi…che stress…”.
Mario parla quasi a scatti, senza pensare, questi discorsi li avrà ruminati chissà quante volte dentro di sé, stavolta ha voglia di parlare. Cinquantancinque anni, impiegato che sogna la pensione, ma non arriva mai, in cerca di qualcosa di meglio; e cosa c’è di meglio del trading e del forex?
Da qualunque parte d’Italia provenga, non ha importanza, perché il suo caso di perdente nel trading è come quello di tanti altri, con le sue variazioni sul tema, ma niente di che.
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Una telefonata di un broker e la voglia di provare con il Forex:
Si comincia sempre così, come spiega Mario, stavolta con più calma, come se avesse elaborato meglio il lutto: una telefonata da parte di uno dei tanti forex broker e tu non sai nemmeno chi sia un broker. Ti dice che hai mandato una mail e fornito un contatto telefonico, cellulare ovviamente, a un sito e scopri che quel favoloso “sistema per lavorare e guadagnare online” è proprio il famigerato trading. E il gioco è fatto.
“Puoi cominciare con poco, apri un conto con €250, poi vedrai che saranno almeno il doppio in una quindicina di giorni, e tu potrai fare grandi profitti in poco tempo”.
Ma come? Con la leva del 400%? “Sì, con questa leva, ti sembra troppo? Ma no, perché, vedi, il forex è stracolmo di soldi, è il mercato più liquido che ci sia, bla bla bla”.
E tu hai già quasi fisicamente in mano i soldi per aprirlo, questo conto, glieli versi in men che non si dica, e ti inoltri nella selva oscura delle piattaforme, con questi nomi tra l’altisonante e il grottesco.
Ho perso tutto in 10 giorni:
Perdi su una, spazzi via l’account in dieci giorni, anche meno, nessuno che ti degni di uno sguardo o di una risposta, sei solo una vacca neanche tanto sacra da spolpare. Agnello sacrificale, per aiutare i forex broker a pagare sostanziosi mutui per ville che forse domani non potranno più permettersi, ma intanto sei tu a pagare.
Perché con certo trading il broker vince se tu perdi. Non è sempre così, aggiunge Mario, ho imparato a distinguere, certo, ma a me è toccata questa sorte. Anzi, no, non è una sorte, ora che ci penso.
Ho letto proprio oggi una frase, che sembrava scritta per me, di un certo Albert Camus, ho visto su Wikipedia che era un grande scrittore francese, addirittura Premio Nobel: “La vita è la somma delle nostre scelte”. Ecco, la scelta giusta e la scelta sbagliata: questo cambia tutto.
Io ho fatto la scelta sbagliata, assumermi la responsabilità penso mi condurrà a non regalare più soldi né al mercato, né ai broker squali che bussano alla porta.
Non so se riproverò ancora col trading, ma ho imparato che giocare senza conoscere le regole del gioco e neanche le dimensioni del campo, credendo nelle magie dei bugiardi, è la prima cosa da non fare.
Chi volesse raccontare la propria storia o la sua esperienza reale con il Forex può scrivere alla nostra redazione,